giovedì 15 dicembre 2011

Casualità.



Massì, i soliti lucasofrini del Post mi hanno convinto: se un tizio di un centro sociale lancia un pomodoro a Oscar Giannino, allora la sinistra italiana ha un problema con la violenza. Se invece un iscritto di Casa Pound fa una semi-strage, si tratta di un caso isolato.

Caro Stefano Nazzi (nomen omen), mi hai convinto.


-E’ un caso che Francesco Polacchi, capoccia di Blocco Studentesco (Casa Pound) abbia accoltellato un tizio, anni fa
-E’ un caso che lo stesso Polacchi abbia partecipato con Palladino agli scontri di Piazza Navona con spranghe tricolori, tranquillamente ignorato e scortato dalla polizia (che lo conosce e lo chiama per nome qui al minuto 7)
-E’ un caso che numerosi affiliati di CasaPound siano stati avvistati nell’atto di esercitare la violenza, più e più volte (Cinghiamattanza, come predicano nelle loro canzoni travestiti da Zetazeroalfa). Casuali anche i ritrovamenti di coltelli a serramanico, catene e cinte metalliche e svastiche nei sopralluoghi delle loro case.
-E’ un caso che membri di Casa Pound siano palesemente visibili mentre prendono A CINGHIATE degli studenti minorenni  per poi minacciare con aria mafiosa e squadrista la Rai e Chi L’Ha Visto? (rea di averli sgamati).
-E’ un caso che Alberto “Zippo” Palladino insieme ad altri 15 (di Casa Pound anche loro, presumo) abbia mandato all’ospedale quattro ragazzi (che peraltro stavano attacchinando manifesti sull’antimafia).
-E’ anche un caso che l’attuale stragista omicida-suicida scrivesse regolarmente nell’Ideodromo di CPI, e che abbiano dato chiare indicazioni di non parlarne e negare tutto.
-Ed è un caso, infine, che Alemanno abbia comprato lo stabile occupato abusivamente da Casa Pound per poi regalarglielo aggratis.
Sono tutti dei casi, capisco.
Casi Pound.

domenica 11 dicembre 2011

"Atteggiamenti complottardi e golpistici."



"Il PD ha un leader, regolarmente eletto alle primarie: gli unici intitolati a confrontarlo formalmente sono i suoi avversari di quelle primarie, votati da molte persone. Altre legittimazioni non ne vedo.Siamo in grado di guardare ancora il PD come un partito normale e chiederci quale legittimazione abbia questa sfinente e imbarazzante contesa tra il suo segretario democraticamente eletto e un suo militante, per quanto stimato? Mi impressiona il dirottamento del Partito Democratico e del suo funzionamento. Giovane com’è, il PD ha ancora per fortuna poche cariche e poche istituzioni. La più concreta è quella del suo leader, eletto a grande maggioranza nelle primarie dell’anno scorso. Quindi solidamente legittimata – la carica – e inattaccabile fino a nuove primarie.Nel frattempo XXXXXX, che non ha ritenuto di sollevare un’obiezione o un dubbio quando ha partecipato alla recente riunione della Direzione Nazionale – il contesto adatto, no? – chiede chiarimenti in diretta al Tg1.Che il PD sia alla deriva e in cerca di una spina dorsale è chiaro a tutti, ma questo non giustifica la condiscendenza generale nei confronti di atteggiamenti complottardi e golpistici. Se XXXXXX voleva guidare il partito, poteva candidarsi alle primarie: in molti allora chiedemmo che opposizioni vere a YYYYYY si manifestassero."

(Luca Sofri, tra novembre e dicembre 2008, quando non aveva ancora cambiato idea).

All'epoca, ovviamente, YYYYYY era Walter Veltroni e XXXXXX era Massimo D'Alema (ma poteva riferirsi anche ad Arturo Parisi, che all'epoca aveva semi-chiesto le dimissioni dell'allora segretario Vartere *è evidentemente un suo hobby*).
Ora potreste tranquillamente mettere "Pierluigi Bersani" al posto di YYYYYY e il ragionamento di Sofri filerebbe ancora, per lui, nevvero? E invece no. Confidiamo che in futuro ci spieghi perchè.